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Martina Argiolas

I numeri della Formazione Superiore: una strada vantaggiosa da seguire

Il mercato del lavoro si evolve velocemente e le competenze richieste ai lavoratori non sono sempre adeguate. Per questo motivo anche la Regione Emilia-Romagna si è organizzata con dei percorsi di formazione tecnica che riescano a dare immediatamente le competenze richieste dal mercato del lavoro.



Gli Istituti Tecnici Superiori, o ITS, sono percorsi alternativi all’ingresso immediato nel mondo del lavoro e all’università: sono dei percorsi formativi altamente professionalizzanti che hanno la durata di circa 2 anni (2000 ore) e soddisfano il fabbisogno delle aziende dei settori di punta della Regione. Oltre al tempo passato in aula per la formazione teorica, questi percorsi prevedono tante ore in laboratorio e, soprattutto, in stage nelle aziende per imparare da subito le dinamiche lavorative. La Regione Emilia-Romagna afferma che il 72% dei partecipanti viene assunto nell’azienda in cui si svolge lo stage.


I percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, o IFTS, allo stesso modo, sono percorsi formativi che formano tecnici altamente specializzati, ma hanno la durata di due semestri, per un totale di 800/1000 ore. Gli IFTS, al contrario degli ITS, possono essere frequentati anche senza il diploma di Istruzione Secondaria Superiore, ma è necessario comunque essere in possesso di competenze coerenti con la figura IFTS. Questi percorsi sono gratuiti perché finanziati dal Fondo Sociale Europeo e ogni anno la Regione Emilia-Romagna programma i percorsi in base alla richiesta del territorio. Grazie a questo, il 54% dei partecipanti trova subito lavoro alla fine del percorso (dato 2019).


Entrambi questi percorsi si concentrano sullo sviluppo di competenze strategiche. Gli ITS in particolare si concentrano su competenze riguardanti i seguenti ambiti:

  • Marketing Turistico;

  • Mobilità e logistica;

  • Meccanica, automazione, packaging;

  • Gestione filiera agro-alimentare;

  • Tecnologie digitali e moda;

  • Produzione dispositivi biomedicali;

  • Sostenibilità ed efficienza energetica.


Gli IFTS invece si concentrano sullo sviluppo di competenze come:

  • Tecniche di produzione multimediale;

  • Tecniche per la progettazione e gestione di database;

  • Tecniche per la sicurezza delle reti e dei sistemi;

  • Tecniche per la realizzazione artigianale di prodotti del made in Italy;

  • Tecniche di disegno e progettazione industriale (Disegno 3D);

  • Tecniche di monitoraggio e gestione del territorio e dell'ambiente;

  • Tecniche di progettazione e realizzazione di processi artigianali e di trasformazione agroalimentare con produzioni tipiche del territorio e della tradizione enogastronomica.

Nel 2020 sono stati attivati circa 645 percorsi e più di 16mila persone si sono iscritte in tutta Italia. Gli ITS risolvono un problema che, per quanto assurdo, esiste, ed è la difficoltà di trovare lavoratori con competenze in linea con le richieste aziendali.


Per sapere quale percorso sia più adatto dopo il diploma è bene avere le idee chiare. Si è più inclini alla teoria o alla pratica? Si preferisce trovare un lavoro immediato o continuare con gli studi? Sono domande importanti ed è importante rispondere nel modo giusto. Per questo motivo abbiamo creato lo SmartCoach4Students, uno strumento 100% digitale che attraverso un breve test consiglia il percorso post-diploma più adatto alle aspirazioni e alle attitudini dei giovani in cerca di una strada. Tra i percorsi potrà essere consigliata l’università oppure un corso di alta formazione, come i percorsi ITS e IFTS. Scopri tutto su questo test su: https://www.smartcoach4students.com/


Fonte: INAPP; Regione Emilia-Romagna – Scuola Politecnica; Will-Media

Foto di Josefa Ndiaz/Unsplash

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